"I campi di lavoro forzati non sono poi cosi' male. Ce ne hanno fatto visitare uno al corso di addestramento di base. Ci sono le docce, e letti con i materassi, e attività ricreative come la pallavolo. Attività artistiche. Si possono coltivare hobby come l'artigianato, ha presente? Per esempio, fare candele. A mano. E i familiari possono mandare pacchi, e una volta al mese loro o gli amici possono venire a trovarla - Aggiunse: - E si può professare la propria fede nella propria chiesa preferita.
Jason disse, sardonico: - La mia chiesa preferita è il mondo libero, all'aperto." (Philip K. Dick)

martedì 23 dicembre 2014

Come spacciare per animalismo il marketing a favore delle aziende dello sfruttamento...



Da qualche giorno tutti gli animali imprigionati, tutti quelli che stanno per essere ammazzati nei mattatoi, e anche noi animalisti siamo molto più contenti. Sappiamo, infatti, che CIWF sta lavorando per noi ed è ancora più vicina agli animali che soffrono negli allevamenti!
CIWF annuncia, attraverso la sua mailing list, che è nata CIWF Italia Onlus.

Ora possiamo devolvere a CIWF anche il nostro 5 per mille. Soldini preziosi per supportare un ente che premia, tra gli altri, Amadori, McDonald’s, Cocacola,Burger King e molte altre belle e brave aziende che hanno strepitosamente a cuore il benessere animale (potete vederle tutte alla pagina www.compassionsettorealimentare.it/premi/)
CIWF continua la sua assurda politica di intorbidimento delle acque e continua a fare il gioco dell’industria della carne che, anche in vista di Expo 2015, deve darsi un contegno etico, sostenibile e “fruttuoso”.

Come al solito gli animalisti ingenui ci cascano e gli appelli di CIWF continuano a circolare anche nel nostro ambito.

Gli esponenti di CIWF vengono pure invitati a parlare in convegni animalisti e, se va avanti così, prima o poi potrebbero anche proporsi come gruppo guida delle rivendicazioni.
Grazie al cielo molti gruppi e qualche associazione nazionale hanno preso posizione netta contro questo gruppo di filo allevatori benevoli finti animalisti ma sarebbe auspicabile che tutto il mondo animalista/antispecista si dissociasse esplicitamente da CIWF.
Da nessuna parte, nel programma di CIWF Italia, si menziona l’essere contrari all’uccisione di animali e allo sfruttamento animale. 
Il problema è solo il grado di benessere o malessere degli animali negli allevamenti. Problema importante per un carnivoro sensibile. Irrilevante per noi.

Fosse scritto da qualche parte che CIWF punta alla fine dello sfruttamento animale e che, in vista di quel fine lontano, per ora si accontenta di migliorare la qualità della vita dei condannati a morte, potrebbe anche essere vagamente accettabile. Ma che MAI ci sia una parola contro la carne, è la cartina tornasole del doppio (se non triplo) gioco che sta facendo questa associazione. 
CIWF bara nei confronti dei consumatori (tutti ci sentiamo “etici” e possiamo mangiare con la coscienza tranquilla), bara nei confronti degli animalisti (Wow! Evviva! un’associazione grande e internazionale che combatte per gli animali!), bara nei confronti degli animali (che vengono lo stesso sfruttati e uccisi e pure viene dato un premio a chi li uccide).
Gli unici con cui CIWF non bara sono gli industriali, che anzi, probabilmente si gongolano al pensiero di ricevere medaglie al valore per aver saputo sfruttare al meglio la loro merce vivente (anzi morente).

Ringraziamo quindi CIWF che si batte strenuamente per difendere l’immagine delle aziende che premia, tutte desiderose di migliorare gli standard di allevamento.

E pensare che fino a ieri tutti noi credevamo che fosse meglio non andare a mangiare da McDonald’s!


Per approfondimenti leggi sul blog “la china scivolosa della compassione"

giovedì 11 dicembre 2014

Torino: contro Eataly e EXPO 2015

da informa-azione.info
riceviamo e diffondiamo:


Sabato 29 novembre davanti allo store di Eataly-Lingotto una sessantina di compagn* ha proposto dell’ottimo cibo senza sfruttamento, volantinando e informando i passanti con uno striscione circa le dinamiche di oppressione e nocività messe in atto da Eataly e da Expo2015.

Pane appena sfornato, marmellate e distillati autoprodotti sono stati condivisi liberamente con le persone di passaggio, in opposizione alla mercificazione del cibo e del vivente che ogni giorno ha luogo all’interno (e all’esterno) di questa e altre strutture del capitale.

Nonostante la pioggia battente e l’immancabile presenza delle forze del dis-ordine, sono stati dati in un paio d’ore centinaia di volantini agli incuriositi avventori.

Alleghiamo i testi distribuiti, auspicando che altre iniziative contro chi e cosa Expo rappresenta vengano replicate secondo le modalità di ognun* ovunque possibile.

Expo fa male, ma non tutt* lo sanno!

Collettivi antifascisti antispecisti e Torino Squatters

Volantini in formato .pdf:

Nà magnata da Oscar!
No Expo Torino