"I campi di lavoro forzati non sono poi cosi' male. Ce ne hanno fatto visitare uno al corso di addestramento di base. Ci sono le docce, e letti con i materassi, e attività ricreative come la pallavolo. Attività artistiche. Si possono coltivare hobby come l'artigianato, ha presente? Per esempio, fare candele. A mano. E i familiari possono mandare pacchi, e una volta al mese loro o gli amici possono venire a trovarla - Aggiunse: - E si può professare la propria fede nella propria chiesa preferita.
Jason disse, sardonico: - La mia chiesa preferita è il mondo libero, all'aperto." (Philip K. Dick)

lunedì 30 luglio 2012

Massacri biologici

Nel periodo estivo, non si contano le fiere, le sagre, le feste contadine organizzate da associazioni, produttori, enti locali in tutta Italia.
Da un po' di tempo, vanno di moda le iniziative che propongono prodotti tipici, a "filiera corta" o a km zero, e - soprattutto - biologici. E va di moda accostare, a tali iniziative, la parola "etica". Prodotti "sostenibili", sensibilità etica, "rispetto"...
Quante volte, però, dietro a queste parole - tanto altisonanti quanto generiche - si cela la vendita di prodotti della sofferenza animale?
Quante volte, poi, organizzare una festa in cui accanto al pomodorino biologico vengono distribuiti pezzi di corpi animali come se niente fosse è un modo per tranquillizzare tutte le persone che al pensiero delle violenze subite dagli animali iniziano a storcere il naso?
Quante volte si tratta di un pretesto per occultare un massacro generalizzato ricordando che lo sfruttamento può essere "sostenibile"?
Ma sopratutto: lo sfruttamento può mai essere sostenibile?
Pubblichiamo la lettera di un'attivista che ha scritto ad una delle tante feste "etiche", la Bio-festa di Polpenazze (BS).


Gentili, organizzatori,
Dato che nella locandina non è specificato, anche quest'anno vi ricordo che ci sono pomodori, mele, cetrioli, ecc. coltivati biologicamente, ma non esistono mucche, maiali, polli, ecc. massacrati biologicamente. Quest'ultima è una panzana ideata da pochi anni da qualcuno per salvaguardare la coscienza di chi sfrutta, uccide e mercifica gli animali (allevamento industriale o stalla del contadino: è uguale).
I pasti della vostra iniziativa sembrerebbero continuare a grondare sangue e morte, non ne vedo alcuno che sia veg: di conseguenza dirò a parenti e amici di non partecipare alla vostra festa.
Saluti.
Barbara.